Volontaria giurisdizione, la guida sul ruolo dei notai in favore delle persone fragili

Un lavoro di rete per affrontare temi sociali come la fragilità e la disabilità. È l’obiettivo alla base del lavoro di squadra fatto dal Consiglio nazionale del notariato con ben 19 associazioni di consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione per la difesa dei consumatori, Unione Nazionale Consumatori) per mettere a punto, a poco più di un anno dall’entrata in vigore delle norme sulla volontaria giurisdizione, volute dall’ex Guardasigilli Marta Cartabia, una guida alla riforma.

Il vademecum del notariato e delle associazioni di consumatori

“Volontaria giurisdizione. Il notaio e le fragilità sociali: una nuova disciplina per i minori e i soggetti incapaci”: questo il titolo della 18ma guida per il cittadino, scaricabile dal sito www.notariato.it, presentata a Roma nel corso di un incontro nella Sala Stampa della Camera, dal presidente del Consiglio nazionale del notariato Giulio Biino, insieme alla consigliera Alessandra Mascellaro. Un vademecum alla nuova procedura, introdotta per alleggerire il carico di lavoro dei Tribunali e tagliare i tempi dei procedimenti. La riforma prevede la possibilità di rivolgersi al notaio, oltre che al giudice, per compiere determinati atti di amministrazione da parte di soggetti fragili o di minori per i quali è necessario l’intervento del giudice.

I dati delle fragilità

Un’opportunità per i soggetti fragili, che in Italia, sono sempre più numerosi. Secondo i dati del ministero della Giustizia oggi le amministrazioni di sostegno sono circa 350mila con una tendenza in continua crescita, le persone con disabilità circa 13 milioni e quelle che hanno subito l’interdizione oltre 140mila. Le esigenze che riguardano la volontaria giurisdizione si manifestano in momenti delicati della vita dei cittadini e riguardano interessi privati. Con questa riforma, il notaio – grazie alle garanzie offerte sotto il profilo della terzietà – può rilasciare le autorizzazioni per la stipula degli atti pubblici e delle scritture autenticate nei quali intervenga un minore, un interdetto, un inabilitato o un soggetto beneficiario della misura dell’amministrazione di sostegno (necessarie per vendere o acquistare un immobile, accettare un’eredità, intervenire in un atto di mutuo, ecc.), oltre che le autorizzazioni per atti che riguardano beni ereditari, verificando anche la destinazione delle somme.

Fonte: Il Sole 24 Ore