Case, la qualità costa sempre di più: la mappa dei prezzi nelle città

I prezzi delle case crescono, nonostante lo scenario geopolitico e il rialzo dei tassi di interesse. Ma aumentano più nelle fasce di qualità trasversalmente dal centro alla periferia. Così tra le abitazioni in zone di pregio o centrali salgono di valore soprattutto quelle che mostrano caratteristiche tali da incontrare una richiesta più esigente, spinta anche da nuove necessità create dalla pandemia. Stesso discorso per le abitazioni in semicentro e per quelle in periferia. In parole semplici diventa sempre più caro l’attico, al metro quadro, dell’appartamento standard.

Si paga di più la qualità

Nei dati elaborati da Nomisma in esclusiva per Il Sole 24 Ore si evince che la tendenza accomuna ogni fascia abitativa, dal medio livello al lusso. Insomma si è disposti a spendere di più per la qualità. Un trend che interessa tutte le maggiori città italiane, con rialzi di entità diversa però. Se a Firenze a salire maggiormente sono i prezzi al mq della fascia alta in periferia, che registrano rialzi di oltre il 10%, a Milano a crescere sempre di oltre il 10% sono le case del segmento alto di mercato in centro e semicentro. A Napoli sono interessati dal fenomeno i due estremi del mercato, centro e periferia.

A spiegare il fenomeno sono sì la liquidità in circolazione, elevata per via anche del risparmio forzato degli ultimi tre anni, ma soprattutto il Covid che con la sua prepotenza ha spinto alla ricerca di case con caratteristiche più adatte ai nuovi ritmi di vita e lavoro rispetto a quelle in cui abitiamo e che vogliamo vendere. Dallo spazio in più all’interno fino ai terrazzi, dal verde fuori e dentro casa, dalla zona circostante che deve garantire qualità e servizi.

Una situazione frastagliata

«Sono dati massimi, non assoluti ma al 95esimo percentile della distribuzione, rappresentano quindi le punte del mercato» dice Luca Dondi, ad di Nomisma. Cosa ne emerge? «Una crescita significativa, ma a macchia di leopardo, frastagliata tra alcuni mercati che crescono molto e altri che ancora calano – spiega Dondi -. Soprattutto la crescita dei valori massimi non è più forte nei mercati che crescono di più. Ad esempio a Milano, città nella quale i prezzi delle case erano già saliti nei semestri precedenti all’attuale, oggi troviamo ancora dati in crescita, ma con una accelerazione decrescente rispetto per esempio a Roma». In ogni fascia questa componente di domanda, con più disponibilità o propensione alla spesa, va a cercare la migliore qualità possibile.

Firenze si muove come Roma, dopo aver sofferto molto nella pandemia per il venire meno dei flussi turistici. Anche qui l’aumento interessa le punte del mercato. «Fa eccezione Venezia che ancora soffre – dice Dondi -. Il mercato langue per motivi di spopolamento e perché il ritorno dei turisti è più lento delle attese». Più in generale Dondi sottolinea come nei prossimi mesi vedremo un aumento delle intenzioni di acquisto, ma la componente di investimento è tornata alla finestra. «Componente che pesa molto nella fascia alta e che potrebbe indurre una stabilizzazione per qualche mese in attesa di capire gli effetti della guerra in Ucraina», dice.

Fonte: Il Sole 24 Ore