Amplifon decuplica i diritti di voto: «Mossa per la crescita»

Amplifon prende al volo le opportunità offerte dal Ddl Capitali e rafforza il voto maggiorato, con l’obiettivo di agevolare ulteriormente la crescita del Gruppo in maniera non organica. La scelta è stata ufficializzata dal Consiglio di amministrazione, che nell’ultima riunione ” ha approvato «a seguito dell’approvazione e pubblicazione in Gazzetta ufficiale del cosiddetto Ddl Capitali», una proposta di modifica dello statuto sociale «al fine di consentire il potenziamento del sistema di voto maggiorato in linea con le nuove disposizioni di legge». La riunione dell’assemblea straordinaria dei soci, chiamata a discutere questa scelta e anche altre modifiche dello statuto, oltre che una delega all’aumento di capitale è fissata per il 30 aprile.

«Dal punto di vista strategico, con l’introduzione di un meccanismo di voto maggiorato, potenziato rispetto a quello già adottato – si legge in una nota della società – Amplifon intende incoraggiare una struttura del capitale in grado di supportare il proprio percorso di ulteriore crescita di lungo periodo a livello globale, in un mercato fortemente competitivo e caratterizzato da tecnologia e innovazione». La società precisa che non trasferirà la sede legale, fiscale e di quotazione fuori dai confini dell’Italia, ma sottolinea che potenziando il voto maggiorato «potrebbe perseguire eventuali ulteriori opportunità di crescita rilevanti anche per linee esterne quali, ad esempio, acquisizioni o alleanze strategiche, se del caso, da realizzarsi mediante l’emissione di nuove azioni o scambi azionari con terzi, nonché favorire con maggiore efficacia una solida base azionaria con orizzonte di investimento di lungo periodo».

La modifica prevede nel dettaglio che gli azionisti della società che alla data di efficacia della modifica statutaria relativa al potenziamento del voto maggiorato abbiano già maturato due voti per azione (il cosiddetto voto doppio) abbiano diritto a maturare il terzo voto trascorso un ulteriore anno da tale data e i successivi di anno in anno sino ad un massimo di 10 voti per azione decorsi otto anni da tale data, sul presupposto che nel periodo di maturazione dei diritti di voto aggiuntivi di cui alla modifica statutaria siano stati mantenuti i relativi requisiti da parte dell’azionista.

Previsto il diritto di recesso per i contrari alle modifiche: il prezzo di liquidazione da riconoscere agli azionisti che esercitino il diritto di recesso è stato fissato a 29,555 euro per ciascuna azione Amplifon. «Il prezzo . precisa la società – è stato calcolato facendo riferimento alla media aritmetica dei prezzi di chiusura delle azioni Amplifon nei sei mesi che precedono la pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’Assemblea Straordinaria».

Otre alla proposta di potenziamento del sistema di voto maggiorato attualmente in vigore (modifica dell’articolo 13 dello statuto), il cda proporrà all’assemblea altre modifiche. In particolare, si prevede la possibilità di tenere le assemblee mediante partecipazione esclusiva tramite il cosiddetto rappresentante designato (modifica Art. 10 Statuto). Altre modifiche riguardano gli articoli 2, 7, 9, 15, 17, 18, 21, 23, 24 e 26 dello Statuto. Si propone infine di attribuire al Consiglio di Amministrazione di una delega ad aumentare il capitale sociale fino a un massimo di circa il 20 per cento.

Fonte: Il Sole 24 Ore