Brianza o Ciociaria? I piatti tipici scoprono le vie dell’e-commerce

Il 2020, tra restrizioni e lockdown, ha messo in vera emergenza soprattutto per il mondo del piccolo commercio, della ristorazione e delle filiere agroalimentari di nicchia. In questo contesto gli strumenti digitali hanno rappresentato un’ancora di salvezza soprattutto per produttori, allevatori, agricoltori e artigiani che hanno continuato così a vendere e raccontare i loro prodotti, spesso espressione di tradizione enogastronomica e cultura dei territori.

«Per ristoratori e produttori puntare sul digitale e su una strategia multicanale è stato l’unico modo per rimanere in contatto con i consumatori, mantenere vivo il commercio in ogni momento dell’anno, e raggiungere un pubblico potenzialmente più vasto per farsi conoscere in tutta Italia, anche oltre la dimensione locale», spiega Mirella Bengio, country manager Italy di PayPlug, soluzione di pagamento online pensata e concepita per le Pmi.

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Le piazze online

Diverse sono le iniziative che cercano di mettere in contatto il mondo digitale e fisico. Getfy, aggregatore di servizi smart che permette di creare un canale di comunicazione diretto tra negoziante e consumatore, ha predisposto un piano gratuito per aiutare ristoratori, baristi e più in generale qualsiasi esercente, a continuare a vendere e quindi fatturare. Il piano sarà gratuito «fino a data da destinarsi, proprio per sostenere le imprese per tutto il tempo necessario a riorganizzarsi anche per la gestione delle attività da asporto», raccontano Cesare Vicentini e Davide Sardei, i giovani fondatori. Ecco altre proposte dove l’online può giungere in soccorso dei punti vendita fisici.

Shopping nella Brianza

In Vetrina nasce proprio come aiuto concreto al commercio di prossimità. È la nuova applicazione mobile partita dalla Brianza, ma pensata per tutta Italia, ideata per aiutare i commercianti locali ad aprirsi al mondo online, soprattutto in questo momento che vede molte attività chiuse o con un fatturato nettamente ridotto. Il progetto è gratuito, finanziato dagli stessi creatori e ideatori dell’app: Filippo Giove e Sonia Pivetta, professionisti nel settore IT di Desio (Mb), e Proteina CReativa, agenzia di comunicazione di Erba (Co). «Parlando con i commercianti della zona ci siamo accorti che avremmo potuto dar loro una mano ad offrire i propri prodotti online, riducendo così l’impatto negativo che la pandemia ha avuto sul commercio». I negozianti possono dunque creare il profilo della propria attività e caricare i prodotti offerti, con foto, descrizioni e prezzi. E inviare una notifica push al giorno agli utenti, inserendo promozioni o offerte.

Pipolà per la spesa agricola

Pipolà è la piattaforma di e-commerce che raggruppa prodotti tipici ed eccellenze agroalimentari della Ciociaria. Da poco attiva anche a Roma. Un grande passo per questa rete di produttori della provincia di Frosinone che in poche settimane ha incrementato la propria fascia d’utenza da 40mila persone a circa 5 milioni, tenendo fede al loro impegno di far conoscere quanto c’è di buono e di bello nel loro territorio. Oltre allo shopping, diversi servizi, come ricette di famosi chef locali, per comporre un ricettario tutto ciociaro, e particolari buoni sconto da spendere sul territorio, nelle diverse aziende che fanno parte della rete. Un piccolo incentivo per far scoprire non solo il gusto, ma tutta la bellezza della Ciociaria.

Fonte: Il Sole 24 Ore