British American Tobacco investe 20 milioni per l’acquisto di tabacco italiano

British American Tobacco (Bat) Italia ha confermato anche per il 2021 gli accordi per le l’acquisto di tabacco italiano di alta qualità, con un investimento di 20 milioni per la fornitura di 7mila tonnellate di prodotto lavorato in Italia, proveniente da Veneto, Campania, Toscana e Umbria.

Con il nuovo accordo salgono a 200 milioni gli investimenti realizzati dalla multinazionale sulla tabacchicoltura italiana negli ultimi dieci anni, in parallelo con il progressivo smantellamento degli incentivi europei al settore. A fornire le 7mila tonnellate di tabacco durante tutto il 2021 sarà anche quest’anno l’organizzazione di produttori Italtab, che riunisce oltre 400 aziende che operano su una superficie complessiva di circa 3mila ettari e coinvolgono nel processo produttivo oltre 10mila lavorator.

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L’impegno della multinazionale è stato annunciato in un incontro promosso dagli altri soggetti coinvolti nell’accordo con Bat Italia: Confagricoltura, Cia, Italtab (l’organizzazione che raggruppa i produttori interessati) e Apti (l’associazione professionale dei trasformatori), al quale hanno partecipato il sottosegretario alla Politiche agricole Gian Marco Centinaio, il presidente della commissione Agricoltura della Camera Filippo Gallinella e gli assessori di Campania e Veneto, Nicola Caputo e Federico Caner

«Il tabacco è una delle eccellenze del nostro paese: qualità, occupazione e sostenibilità sono i nostri punti di forza e lavoreremo perché restino tal », ha detto Centinaio che ha annunciato l’apertura di un tavolo di settore con il ministero dell’Economia «per poter dare delle risposte non solo dal punto di vista agricolo, ma arrivare a delle soluzioni anche dal punto di vista fiscale», come chiesto dalle aziende del settore.

Ogni anno Bat contribuisce all’Erario con oltre 3 miliardi di euro di accise. L’intero settore garantisce un gettito di 14 miliardi. L’impegno della multinazionale ad acquistare prodotto italiano contribuisce a mantenere la leadership dell’Italia di primo Paese produttore nell’Unione europea, con una quota del 30% circa e una produzione complessiva di 50mila tonnellate l’anno. A livello mondiale la produzione italiana (fatta di varietà pregiate), ha ricordato il presidente di Italtab Vincenzo Argo, vale il 5-6% circa

Fonte: Il Sole 24 Ore