Dal kumquat al pomelo, gli agrumi esotici conquistano gli italiani

Il 75% delle famiglie italiane consuma frutta almeno una volta al giorno e, secondo l’Istat, spende in media annualmente circa 512 euro per acquistarla. Lo ricorda un’analisi di Banco Fresco, che nel 2021 ha registrato un aumento del 15,2% delle vendite di agrumi rispetto al 2020 (il 15,5% sul totale della frutta acquistata).

Regine del mercato rimangono arance, clementine e limoni, ma la catena retail presente in Piemonte e in Lombardia con un format che ricorda il mercato coperto – 3.250 referenze dalla verdura ai latticini fino al pesce – segnala anche una richiesta crescente degli agrumi “meno comuni”, comekumquat, combava, caviale di limone e pomelo. Quindi ai prodotti italiani sugli scaffali si affiancano quelli provenienti tra gli altri da Cina, Thailandia, Australia.

«Ricchi di vitamina A, B e C, di sostanze antiossidanti, di fibre e di minerali, tra cui calcio, potassio, magnesio e ferro, e poveri di calorie, gli agrumi – ricorda Banco Fresco – sono un valido alleato contro i malanni invernali poiché contribuiscono a rafforzare le difese immunitarie e a prevenire raffreddore e influenza».

Il kumquat, noto come mandarino cinese, «è un frutto ricco di notevoli proprietà e da mangiare direttamente con la buccia: liscia, lucida e sottile, di un bel color arancione brillante, è ricca di oli essenziali». Grazie alla presenza di falvonoidi, «il kumquat è dotato di proprietà anti-ossidanti, e in generale se consumato crudo esercita un’azione citotossica».

La combava, originaria della Thailandia e coltivata soprattutto in Malesia e Cambogia viene anche usata come componente per tisana rilassante disintossicante. C’è chi sostiene che le sue proprietà antinfettive e antisettiche permettano «di ridurre e combattere gli stati di ansia, stress, agitazione e insonnia».

Fonte: Il Sole 24 Ore