Franceschini sceglie i nuovi sei direttori dei musei autonomi

Tra loro un solo straniero, il francese Axel Hemery chiamato a dirigere la Pinacoteca di Siena, e due donne, Ilaria Ester Bonacossa alla quale è stato affidato il nuovissimo Museo dell’arte digitale che aprirà a Milano e l’archeologa Tiziana D’Angelo chiamata a guidare il Parco archeologico di Paestum e Velia dopo la promozione di Gabriel Zucktriegel a Pompei. Ma se c’è un tratto in comune tra i sei nuovi direttori nominati dal direttore generale dei musei Massimo Osanna alla termine della selezione internazionale, oltre alla giovane età è senza dubbio il profilo internazionale, con studi e curatele di mostre fatti all’estero, e la forte propensione alla ricerca scientifica. I sei nuovi direttori di musei autonomi nominati sono stati nominati al termine del concorso internazionale, lo ha annunciato il ministro della cultura Dario Franceschini. “I musei italiani sono cambiati e sono oggi un’eccellenza riconosciuta nel mondo – dice- l’incrocio tra autonomia e qualità ha permesso di compiere importanti passi avanti”.

Ecco chi sono

Ilaria Ester Bonacossa guiderà il Museo dell’Arte digitale, storica dell’arte e curatrice, direttrice della fiera di arte contemporanea Artissima di Torino dal 2017 al 2021, direttrice del corso di Master Accademico in Contemporary Art Markets alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, ha diretto il Museo Civico di Arte Contemporanea Villa Croce di Genova dal 2012 al 2016. È stata curatrice del Padiglione Nazionale dell’Islanda alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nel 2013. È stata direttrice di progetti curatoriali per importanti fondazioni artistiche italiane. Il Museo dell’Arte Digitale che avrà sede a Milano sarà dedicato alla produzione e presentazione di contenuti digitali.

2) Andrea Viliani va al Museo delle Civiltà, storico dell’arte, è responsabile e curatore del Centro di Ricerca Castello di Rivoli. È stato direttore generale e artistico della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee/MADRE di Napoli (2013-2019) dove ha curato e organizzato importanti mostre internazionali; dal 2009 al 2012 è stato direttore della Fondazione Galleria Civica-Centro di ricerca sulla contemporaneità di Trento. Un profilo , il suo, che è stato ritenuto particolarmente calzante per il Museo delle Civiltà che a Roma raccoglie le collezioni preistoriche ed etnografiche del Luigi Pigorini, quelle delle arti e tradizioni popolari Lamberto Loria, quelle del Museo dell’Alto Medioevo Alessandra Vaccaro e anche l’arte orientale del Giuseppe Tucci e l’arte africana dell’ex museo Coloniale oggi intitolato ad Ilaria Alpi. Da Viliani, che viene dal mondo dell’arte contemporanea, ci si aspetta anche un rilancio in chiave contemporanea di questo importante e vetusto museo, con attività che gli facciano anche fare rete con il nuovissimo Museo dell’arte digitale di Milano.

3) Tiziana D’Angelo dirigerà il Parco archeologico di Paestum e Velia, archeologa di formazione internazionale (Phd Harvard), esperta di arte e archeologia della Magna Grecia, ha conseguito il dottorato di ricerca in archeologia classica all’Università di Harvard nel 2013. Insegna nell’Università di Nottingham (GB), e ha al suo attivo anche una importante pubblicazione proprio sulle tombe dipinte di Paestum. Nel parco archeologico iscritto dal 1998 nella lista del patrimonio mondiale Unesco continuerà il lavoro anche di Zuchtriegel mantenendo una forte attenzione alla ricerca scientifica.

4) Enrico Rinaldi guiderà il Parco archeologico di Sepino, archeologo specializzato in restauro dei monumenti, ha diretto a lungo progetti di manutenzione programmata a Ostia e Pompei. Professore a contratto alla Scuola Superiore Meridionale dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, lavora attualmente alla Direzione generale Musei. Ha una doppia anima di architetto e archeologo che lo ha fatto ritenere particolarmente adatto per il rilancio dello splendido e delicato Parco archeologico di Sepino che comprenderà l’omonima area archeologica, con i resti dell’antica città romana sorta nella valle del Tammaro, e il Museo della città e del territorio, siti che complessivamente nel 2019 hanno visto oltre 27.000 visitatori.

Fonte: Il Sole 24 Ore