Il fondo IGI compra Matec Industries, attiva nel riciclo di acque industriali

Il fondo IGI Private Equity ha rilevato la maggioranza di Matec Industries (Macchine Tecnologiche), azienda attiva nella progettazione e realizzazione di impianti per la filtrazione delle acque reflue utilizzate nei processi industriali di diversi settori come quello minerario, degli inerti, delle costruzioni, del calcestruzzo, del marmo e granito, della ceramica, del vetro, della plastica, nonché chimico e farmaceutico.

L’operazione, con un coinvestimento da parte di fondi di private equity gestiti da Unigestion, permetterà un salto dimensionale e organizzativo: l’azienda ha intrapreso un percorso di crescita che la porterà a raggiungere i 100 milioni di euro di fatturato nei prossimi anni, dopo aver chiuso il 2021 con ricavi consolidati pari a circa 50 milioni, più che raddoppiati rispetto al 2020, mentre a giugno 2022 ha realizzato un fatturato aggregato di 31 milioni: +60% rispetto giugno 2021.

Oltre 4.000 installazioni nel mondo

Fondata nel 2004 da Matteo Goich e Massimo Bertolucci, con sede operativa a Massa, oggi Matec Industries è un gruppo composto da 16 società, che impiega 250 dipendenti con una rete di circa 120 distributori e 150 agenti in giro per il mondo. Conta più di 4.000 installazioni a livello globale, con grandi multinazionali del settore minerario, degli inerti, delle costruzioni e del recycling come clienti, e una quota di export superiore all’80%, grazie a una presenza consolidata in quasi tutti i continenti, con filiali in Usa e Brasile e uffici commerciali in India, Australia, Uk, Francia, Turchia, Germania, Scandinavia, Marocco. E prospettive anche in Africa.

Nuovo stabilimento a Mulazzo (Massa Carrara)

Una nuova tappa di sviluppo sarà l’entrata a regime del nuovo sito produttivo di 20.000 mq nel comune di Mulazzo, sempre in provincia di Massa Carrara: «Comincerà la lavorazione da settembre, permetterà di aumentare di 2 volte e mezza gli spazi produttivi attuali», spiega Angelo Mastrandrea, partner di IGI Private Equity e ora presidente di Matec Industries: «Ciò permetterà di processare commesse di dimensioni maggiori e internalizzare parti della catena di valore, come la linea di macchine per il lavaggio la frantumazione».

Approccio serio ai temi Esg

Le prospettive di crescita, la dinamicità e la capacità di essere diventata un leader di mercato, sono tra i motivi dell’acquisizione, racconta Mastrandrea, che elenca anche altri fattori: «Sempre di più gli investitori devono avere approccio serio all’utilizzo coscienzioso delle risorse. Questo asset va in quella direzione: permette il riutilizzo delle acque dei processi industriale e dei materiali solidi da esse filtrati. Inoltre, il mercato di riferimento è interessante: vale svariati miliardi di euro a livello globale e nei prossimi anni beneficerà di notevoli investimenti da parte dei clienti che devono conformarsi ai temi Esg,con impianti in regola con le normative di riferimento».

Fonte: Il Sole 24 Ore