La rinascita di Marrakech perla verde della primavera

Jemaa el-Fnaa, specialmente dopo il tramonto, è ancora un teatro umano coi cantastorie mescolati ai suonatori di flauti accompagnati dalle torsioni dei cobra, i banchetti di frutta da spremere affiancati a quelli fumanti di lumache e carne di agnello da cuocere. I carretti trainati dagli asinelli sfiorano le piramidi delle spezie, i venditori ambulanti di torroni fiancheggiano gli imbonitori di tappeti, mentre i calzolai delle babbucce aspettano le sette della sera, quando finisce il digiuno del ramadan, per fare scorta di dolci colmi di miele.

La riscoperta di Marrakech dopo i mesi necessari per riparare i danni cagionati dal terremoto che ha avuto il proprio epicentro nelle montagne dell’Atlante ricomincia sempre dalla sua piazza patrimonio immateriale dell’Umanità. Proprio le persone, le merci e soprattutto i suoi onirici giardini fanno meritare alla città marocchina – si raggiunge dall’Italia con più voli settimanali a prezzi vantaggiosi da Milano Malpensa e Napoli Capodichino con la compagnia easyJet – la palma di meta di questa primavera in cui il blu di Yves Saint Laurent al Jardin Majorelle è sempre il colore più charmant.

Fonte: Il Sole 24 Ore