L’allarme di Shimano: «Il mercato della bicicletta si sta stabilizzando»

Il 2020-21 è stato il biennio delle biciclette. La paura di usare il mezzo pubblico, la richiesta crescente di una mobilità sostenibile, l’esigenza di trovare un’alternativa sportiva alle palestre chiuse, unite al supporto del bonus fiscale, hanno aumentato a dismisura il numero degli appassionati delle due ruote a pedale.

Secondo le stime diffuse da Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori), il 2020 è stato da record: il mercato nazionale ha sfondato il muro dei due milioni di pezzi venduti, con un aumento di fatturato del 300%.

Anche per il 2021 il mercato bici – in Italia – ha registrato un’ottima performance di vendite, con quasi 2 milioni di due ruote vendute, appena il due per cento in meno rispetto al record registrato nel 2020. Nel 2021, inoltre, le vendite di ebike sono cresciute del 5 per cento rispetto all’anno precedente.

Con l’anno in corso è ragionevole aspettarsi una battuta di arresto per il settore del ciclo, dopo l’abbuffata da Covid? A confermare l’ipotesi sono le cifre rilasciate dal colosso giapponese Shimano – leader di settore per la componentistica che ha appena superato il secolo di attività con un giro di affari da 20 miliardi – al termine del primo trimestre di quest’anno, che vede comunque le vendite della divisione ciclismo in aumento del 13,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Anche se il segno è positivo, infatti, la società ha affermato che il boom dovuto dalla pandemia «ha cominciato a mostrare segni di raffreddamento».

Fonte: Il Sole 24 Ore