Le soundbar si sono evolute e vogliono conquistare il centro del salotto di casa

Sei tra i fortunati che hanno potuto accedere al bonus tv. O ha comunque cambiato televisore da qualche anno spendendo alcune, anzi, diverse centinaia di euro. Probabilmente è più sottile e più grande di quello che ti saresti aspettato. Il negoziante ti ha assicurato che è 4k (o Ultra Hd) tra i più economici della sua gamma. Lo accendi, ti metti comodo in poltrona o sul divano e non passerà molto che ti ritroverai ad abbassare velocemente il volume quando la musica sale con il cambio di scena e rialzare altrettanto velocemente quando iniziano i dialoghi. Sulla risoluzione niente da dire, resterete a bocca aperta ma il suono dei televisori più economici lascia davvero molto a desiderare.

Il motivo è presto detto: gli schermi sono sempre più piatti e c’è sempre meno spazio per inserire nelle cornice degli speaker. Il suono richiede spazio. I televisori più costosi, da migliaia di euro, superano a fatica una potenza di 100 Watt. Quelli di fascia bassa di solito dispongono di due altoparlanti da 10 Watt ciascuno. Se chiedete a un audiofilo vi dirà che sotto i 200 Watt non “c’è vita” e non ha senso mettere mano al portafoglio. Chi è meno ambizioso si accorgerà di una cambiamento sonoro consistente anche sopra i 100 Watt.

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Le cifre non sono importanti. Con meno di cento euro si raggiunge lo scopo a patto di accontentarsi di una soundbar economica. Fino a pochi anni fa l’alternativa era quella di configurare un sistema audio surround completo 5.1, che vuole dire piazzare diffusori alle vostre spalle agli angoli della stanza. Resta la scelta giusta per chi vuole ricreare un effetto cinema nel proprio appartamento. Ma attualmente la strada più semplice e meno costosa resta quella di affidarsi appunto a una soundbar.

Come suggerisce il nome si tratta di una barra da collocare sul mobile tv o appese al muro. Contengono più altoparlanti, si parte da due per arrivare a una decina. Sono facili da installare, generalmente hanno due cavi: l’alimentatore e quello per connetterlo al televisore. Di solito c’è sempre la porta Hdmi e un ingresso ottico. Ma alcune possono essere collegate al televisore via Bluetooth. In alcuni casi svolgono la funzione di hub, nel senso che possono aggiungere e gestire altri elementi per la diffusione del suono. In questo modo il suono viene direzionato a destra, a sinistra e al centro e può comunque essere sincronizzato con diffusori aggiuntivi alle vostre spalle.

Le migliori soundbar sono oggi qualche cosa di più di semplici sistemi per rendere più potente l’audio del televisore. I principali produttori stanno iniziando a incorporare assistenti vocali tipo Alexa o Google Home per poterci parlare insieme. Alcune soundbar si limitano al Dolby Digital, altre aggiungono il Dts, le migliori si spingono fino al Dolby Atmos.

Fonte: Il Sole 24 Ore