L’innovazione tecnologica per avere cibo a sufficienza in modo sostenibile e sicuro

La sfida è più che ambiziosa: aumentare la produzione agroalimentare globale per una popolazione che arriverà presto a quota 10 miliardi di persone. Ma non solo. Bisogna produrre di più garantendo anche un’elevata qualità delle produzioni e realizzare tutto questo nel rispetto minimizzando l’impatto ambientale. Tutto questo è possibile solo con un forte gioco di squadra e soprattutto con il decisivo contributo dell’innovazione tecnologica. Una leva che è alla base di qualsiasi nozione di progresso e che in agricoltura, forse per molto tempo, è stata lasciata un po’ in disparte o peggio, vista con qualche sospetto.

Adesso però le prospettive sono completamente cambiate e l’entità delle sfide in campo non rende più possibili tentennamenti: l’innovazione tecnologica in agricoltura è una via obbligata.

E’ in questa ottica che si è tenuto a Napoli il Meeting Italia-Israele “Techagriculture, l’agricoltura incontra l’innovazione”. Una location tutt’altro che casuale visto che proprio a Napoli dovrebbe nascere, con il contributo dei fondi del PNRR, l’hub nazionale di ricerca in agricoltura con una budget di 400 milioni di euro di investimenti, 30 università italiane coinvolte e 17 grandi aziende.

“La guerra sta già creando effetti destabilizzanti sui mercati – ha nel proprio intervento ad Techagriculture il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio -. In Europa le famiglie stanno assistendo all’aumento dei prezzi dell’energia e di beni di prima necessità, ma nei continenti più vulnerabili queste tensioni possono portare addirittura a rafforzare il terrorismo e a colpi di stato. Per questo è fondamentale la food security che non è solo assicurare prodotti alimentari in quantità e a costi accessibili ma evitare anche problemi maggiori. L’innovazione tecnologica è la risposta. Perché solo l’innovazione tecnologica può consentire di avere cibo a sufficienza in modo sostenibile e sicuro”.

“Le tensioni legate alla guerra – ha aggiunto il ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli – ci stanno riproponendo le difficoltà nell’accesso ai prodotti agroalimentari. Difficoltà che possiamo risolvere solo con il ricorso all’innovazione tecnologica in agricoltura. Un terreno sul quale sono stati compiuti grandi passi avanti negli ultimi anni: solo tra il 2020 e il 2021 gli incentivi erogati nell’ambito di Agricoltura 4.0 sono passati da 540 milioni a 1,6 miliardi. Ma nonostante questi progressi solo il 6% delle aziende agricole italiane vi potuto accedere. Occorre fare di più”.

Fonte: Il Sole 24 Ore