Nissan-Renault, l’alleanza diventa alla pari. E i giapponesi investono nell’elettrico francese

Dopo oltre vent’anni, cambiano i rapporti di forza e gli incroci azionari dell’Alleanza tra Renault e Nissan, alla quale partecipa anche Mitsubishi. Il gruppo francese ridurrà la sua partecipazione al 15% contro il 43,4% attuale, per mettere le due case automobilistiche su un piano di parità dopo mesi di trattative, complicate dal via ad una partnership tra Renault e i cinesi di Geely in una nuova entità dedicata ai motori a combustione interna.

Renault trasferirà il 28,4% delle sue azioni Nissan in un trust francese. Dal canto suo, il gruppo giapponese investirà in Ampere, futuro polo elettrico del suo partner francese, per diventare un «azionista strategico», ha spiegato la casa di Yokohama, senza però quantificare per il momento questo impegno. Attualmente Nissan controlla il 15% del suo partner ma non possiede i diritti di voto a causa delle normative francesi.

Il ceo della Renault, Luca de Meo, sta ristrutturando il gruppo con obiettivo raddoppio dei profitti entro il 2030 e vuole dividere l’attività in cinque parti separate (Motori endotermici, EV e software con Ampere, Lusso e corse con il brand Alpine, Servizi ed Economia circolare). Renault intende condividere metà della produzione dei motori a combustione interna con Geely (progetto Horse), proprietario dei marchi Volvo, Polestar e Lotus oltre che secondo azionista in Mercedes-Benz con poco meno del 10%.

Annuncio ufficiale il 6 febbraio

L’accordo è in fase di finalizzazione e rimane soggetto all’approvazione dei consigli di amministrazione delle società. Un evento per l’annuncio ufficiale è provvisoriamente programmato per il 6 febbraio a Londra. I colloqui hanno rischiato di fallire alla fine dello scorso anno a causa di alcuni punti critici sulla proprietà intellettuale (i giapponesi ne esigevano la protezione riguardo la partnership di Renault con i cinesi di Geely sui motori a combustione interna) e di disaccordi sulla valutazione di Ampere, secondo alcune fonti.

Renault indebolita?

Chi vince la partita? Alcuni numeri disponibili e le condizioni note sembrerebbero fare pendere la bilancia dalla parte dei giapponesi. Ad esempio, secondo alcune fonti i progetti comuni sarebbero soltanto 5 contro i 10-15 che aveva proposto la parte francese. Anche se «una struttura di capitale ridimensionata dovrebbe aiutare a mantenere le sinergie e ad aprire opportunità strategiche per entrambi», ha commentato in una nota l’analista di Jefferies Philippe Houchois. «Renault ha resistito alle pressioni per vendere ai livelli attuali ed è ora in grado di allocare meglio il capitale in eccesso per la crescita e gli azionisti».

Fonte: Il Sole 24 Ore