Oltre 20 milioni di italiani pronti a partire per il Ponte di Pasqua

Effetto meteo sul ponte pasquale con poco più di 20 milioni di italiani pronti a partire. Dieci milioni hanno già deciso la destinazione, altri 8,5 milioni che in queste ore stanno organizzando il viaggio e e altri 2 milioni di italiani ancora indecisi sul da farsi. Si mette in moto un business che in questi giorni varrà 3,5 miliardi, con un budget di 350 euro a persona, che nell’85% dei casi sceglierà una destinazione italiana. Infatti nell’ultimo mese molti hanno rivisto i programmi, organizzando vacanze più brevi e più vicine a casa. così il 61% del campione trascorrerà 2 pernottamente a destinazione mentre il popolo dei vacanzieri che sceglierà l’estero è in crescita e arriva al 15%. Un break di prossimità perché le mete sono prevalentemente Spagna, Francia e Austria. È quanto rivelano i dati del Focus su Pasqua dell’Osservatorio Turismo Confcommercio realizzato in collaborazione con SWG. Numeri che potevano essere maggiori e come sottolinea Carlo Sangalli, presidente Confcommercio «Aprile, tra Pasqua e ponti, si annuncia in crescita per il turismo. Meteo e tensioni internazionali, infatti, non penalizzano la voglia di viaggiare degli italiani. E’ necessario, però, sostenere la capacità di spesa delle famiglie accelerando i tempi di applicazione della riforma fiscale». Insomma sostenere la capacità di spesa di milioni di famiglie.

Le previsioni favoriscono i mari del Sud Italia con il 25% di preferenze. C’è tanta voglia di Sud in quel 46% di italiani che, restando nella penisola, faranno un viaggio al di fuori della propria regione: Campania, Sicilia e Puglia – in testa alla classifica – sono meta di 3 intervistati su 10 mentre, tra le regioni del Nord, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana – scelte da ulteriori 3 turisti su 10 – distanziano di poco Liguria e Veneto. Seguono le città d’arte scelte dal 21% e la montagna imbiancata con tutti gli impianti aperti dal 15%. Ancora più concentrate le scelte di soluzione di alloggio, per le quali il 51% opta per un albergo o un b&b, il 30%, invece, approfitta della Pasqua per riaprire seconde case di proprietà o per andare a trovare parenti e amici.

«I numeri delle prenotazioni sono buoni e sono buoni anche per i mesi a venire: ci fanno intendere che questa stagione sarà interessante. E per le vacanze pasquali 2024 registriamo una buona tenuta sull’anno scorso – rimarca Marina Lalli, presidente Federturismo-Confindustria -. Per le vacanze pasquali quest’anno non riscontriamo rincari in generale: siamo abbastanza in linea coi prezzi dell’anno scorso anno. Non registriamo per questa Pasqua una tendenza all’aumento delle tariffe» conclude la presidente commentando una nota di Federconsumatori che parla di aumento dei prezzi di alberghi e ristoranti.

La frazione di viaggiatori che opteranno per un viaggio all’estero andranno soprattutto sul Mar Rosso, «a Sharm El Sheikh e Marsa Alam seguite da Maldive, Est Africa, Canarie, Capo Verde e Repubblica Dominicana. Molto bene anche gli Usa, Thailandia e Giappone soprattutto per il tailor made» segnala Alessandro Seghi, Direttore Commerciale Tour Operating Alpitour World. È l’effetto dei vantaggi dell’advance booking che ha invogliato a un ponte di una settimana. Una situazione che accomuna un po’ tutti i tour operator che hanno offerto sconti a chi prenota in anticipo.

Bene l’incoming

Soddisfazione per la crescente presenza internazionale. Confindustria Alberghi evidenzia un trend in aumento della componente domestica e la conferma della prevalente presenza internazionale nelle strutture alberghiere. Molto bene le previsioni per la montagna dove le prenotazioni arrivate sino ad oggi rappresentano l’80% delle camere disponibili. La clientela è soprattutto italiana ma non mancano gli stranieri provenienti soprattutto dal Nord Europa (Gran Bretagna, Germania e Danimarca) e dall’Est Europa, Polonia e Repubblica Ceca in particolare. Nonostante un calendario poco favorevole, con la Pasqua a fine marzo, le prenotazioni nelle località di mare rappresentano oltre il 54% delle camere. Anche in questo caso la clientela è soprattutto italiana ma cresce quella straniera, in primis americani soprattutto nel segmento lusso, francesi e tedeschi. Venezia primeggia con un dato sulle prenotazioni di ben oltre il 75% delle camere disponibili, in aumento del 10% rispetto alla festività dello scorso anno. Gli alberghi della Serenissima registrano un incremento sia della clientela italiana (+5%) che di quella straniera (+8%) in prevalenza proveniente dai mercati long haul (USA, Korea). A Roma il dato arriva a rappresentare il 71% delle camere.

Fonte: Il Sole 24 Ore