Prendersi cura di sé circondati dalla bellezza

“La passione per l’arte è focalizzata su opere che esprimono il mio approccio alla medicina estetica. Per questo la collezione conta opere che sposano un messaggio di conservazione e di unicità e non di trasformazione del proprio corpo e del proprio viso”. Esordisce così Marco Bartolucci, medico chirurgo estetico, fondatore della clinica Sotherga, nel raccontare quadri e installazioni che arricchiscono la clinica estetica da lui fondata insieme al socio Angelo Castello e oggi punto di riferimento per le milanesi di ogni età.

Armonia del volto e delle forme

La bellezza come armonia del volto e delle forme, freschezza dei tratti, mantenimento dell’esistente. In queste stanze ipermoderne nel centro di Milano, sulle pareti scorrono le immagini dell’equipe medica, Bartolucci professa il suo credo circondato dall’arte. Un regno per celebrare la bellezza in ogni sua forma. Prendersi cura di sé con intorno opere d’arte che adornano pareti e stanze è un modo per apprezzare il bello. Come scriveva Alfred de Musset: “Ma la bellezza è tutto. Platone stesso l’ha detto: La bellezza, su questa terra, è la cosa suprema. È per mostrarcela che è fatto il giorno. Nulla è bello se non il vero, dice un verso illustre; Ma, senza tema d’eresia, io gli rispondo: Nulla è vero se non il bello; nulla è vero senza bellezza”.

La selezione delle opere è complessa, deve ubbidire a canoni precisi, lontano da tutte quelle tele e sculture che celebrano in maniera forte la chirurgia estetica. “I miei acquisti vogliono celebrare anche l’evoluzione della figura della donna nell’ultimo secolo” dice Bartolucci. E spaziano da un olio su tela di Pieter de Hooch (Olanda 1629-1684), “La visita dal medico”, alla fotografia “Pharmacy” dell’artista cinese Liu Bolin, passando per “Burqa Champagne” di Cécile Plaisance e H20, PD 237 AND VISKEN 5 di Damien Hirst. La bellezza ci salva dalle brutture del presente.

Bellezza

È in estrema sintesi la tesi del saggio “Cinque meditazioni sulla bellezza” di François Cheng. “In questi tempi di miserie onnipresenti, violenze cieche, catastrofi naturali o ecologiche, parlare di bellezza può sembrare incongruo, sconveniente e persino provocatorio. Quasi uno scandalo. Ma proprio per questo, si vede come, all’opposto del male, la bellezza si colloca agli antipodi di una realtà con la quale dobbiamo fare i conti” scrive l’autore.

Un mondo quello di Sotherga lontano dagli stravolgimenti che la chirurgia plastica ha prodotti su molti visi, celebri e non, amplificando la portata di liposuzioni, rinoplastiche e altri interventi estetici come una panacea per problemi individuali e sociali. Così come raccontato nel libro “L’invidia di Venere” di Elizabeth Haiken. Con il rischio di arrivare alla standardizzazione del corpo. “La nostra è una realtà al 100% medicale – dice ancora Bartolucci -, nella quale puntiamo all’eccellenza. Attraverso una organizzazione basata sulla vertical expertise, ognuno dei nostri medici segue i pazienti nel campo delle proprie conoscenze di eccellenza”.

Fonte: Il Sole 24 Ore