Scuola, come usare ChatGpt per studiare meglio (senza barare)

ChatGpt può essere un valido aiuto per lo studio nostro e dei nostri figli. E no, qui non stiamo parlando di “barare”, facendogli fare i compiti assegnati a casa. In realtà, sempre più scuole – almeno negli Stati Uniti – stanno riconoscendo il valore didattico di ChatGpt e non si limitano più a guardarlo come una minaccia per i compiti a casa. Alcuni insegnati d’avanguardia lo consigliano e lo fanno usare ai propri studenti come una sorta di tutor personalizzato.
Va premesso che siamo ancora agli albori di quello che verrà e che strumenti più specializzati di ChatGpt (ad esempio che integrano il motore Gpt in app per imparare una lingua) potrebbero dare risultati migliori. ChatGpt però è gratuito nella versione 3.5 e val la pena provarlo per lo studio. Uno dei vantaggi collaterali è che così cominceremo a prendere dimestichezza con una tecnologia che ci accompagnerà a lungo nella nostra vita, probabilmente.

ChatGpt per studiare: quattro consigli generali

Primo consiglio è scrivere una richiesta chiara. Utilizzare prompt specifici è il modo migliore di procedere; prompt vaghi o aperti possono portare a risposte irrilevanti o non utili.Usare il linguaggio naturale: ChatGPT è progettato per comprendere il linguaggio naturale, quindi l’uso di un linguaggio troppo tecnico può rendere difficile per ChatGPT interpretare le vostre richieste.Pazienza e riprovare: Se non riusciamo a ottenere la risposta che cercate al primo messaggio, proviamo a riformularlo o a fornire un contesto più ampio. Verifichiamo quanto detto da ChatGPT: l’IA può fare ancora abbastanza errori, ma ne fa meno su materie su cui c’è molto scibile, quindi per lo studio non specialistico può andare bene. Chiediamogli di citare le fonti e controlliamole (può sbagliare anche queste) per verificare la correttezza di quanto ha scritto. Nel dubbio cerchiamo su Google.

Sette consigli per studiare con ChatGpt

Ciò considerato, ecco alcuni trucchi e possibili utilizzi che gli studenti di tutto il mondo stanno provando in questi mesi.Riassumere e spiegare materiale di studioUn primo utilizzo facile e comune è il riassunto. Se abbiamo materiale di studio lungo e/o difficile da capire, possiamo chiedere a ChatGPT di riassumerlo e meglio ancora, di trasformarlo in un elenco puntato o di semplificare il linguaggio. Può servire anche per fare un ripasso. Se non capiamo qualche punto chiediamogli di spiegarlo con parole più semplice o diverse, specificando il nostro livello di competenza. Alcuni scrivono direttamente “spiega questo concetto come a un bambino di otto anni”, anche se hanno passato da decenni la maturità. Il consiglio, per imparare meglio, è dialogare con il bot spiegando nostri dubbi e opinioni, come si potrebbe fare con un insegnante molto paziente.Memorizzazione di informazioniDifficoltà a memorizzare un concetto specifico? Possiamo chiedere a ChatGPT di scriverci sopra una canzone orecchiabile o di spiegarlo con alcune battute per aiutarvi a ricordare. Alcuni chiedono anche di creare schede con domande e risposta per un’agile memorizzazione.

Consigli sulla scrittura

Se abbiamo scritto un compito a casa o un saggio e non siamo sicuri della qualità della scrittura, incolliamolo su ChatGPT chiedendogli di controllarla e dare suggerimenti. Attenzione: non si tratta qui solo di farci migliorare il testo dall’IA ma anche imparare i nostri errori per fare meglio da soli la prossima volta.Testare le proprie conoscenze. Incolliamo sul bot un testo che dobbiamo studiare e chiediamogli di creare delle domande di prova. Utile prima di un esame o compito in classe.

Ispirazione

Siamo bloccati davanti al foglio bianco, di un saggio ad esempio? Chiediamogli qualche spunto o idea per il tema in questione. Creare un piano di studioUtile per un esame. Per organizzare il piano di studio, diamo a ChatGPT le date esatte del giorno, le settimane d’esame, le date del semestre e le materie che vogliamo studiare, indicando quelle per le quali ci serve più tempo. Esercizio in lingua stranieraChatGpt si rivela utile anche per fare pratica in una lingua straniera, nella scrittura. Possiamo anche chiedergli di correggere la nostra grammatica o suggerire sinonimi o altri modi di dire o un lessico più avanzato o più idiomatico (tipico insomma di un native speaker).

Fonte: Il Sole 24 Ore