Torino inaugura lo Urban District «To Dream»

Fra gli aspetti che più hanno colpito i torinesi, c’è senza dubbio la velocità con cui è stato edificato il primo lotto del futuro hub dedicato allo shopping, ai servizi, agli uffici e all’accoglienza. Dall’avvio dell’operazione al taglio del nastro sono trascorsi appena diciotto mesi: un tempo record per un investimento di rilievo nazionale. Considerato che To Dream sarà il più grande Urban District del Piemonte. Tecnologia off-site e digitalizzazione del cantiere hanno consentito a un gruppo complesso di progettazione di realizzare le nuove strutture in un lasso di tempo ridotto e scommettendo su un’alta qualità di materiali e processi.
Da ieri Torino ha restituito ai cittadini l’accesso a una nuova fetta del suo grande patrimonio di aree ex industriali: al posto dei vecchi (e dismessi) stabilimenti Michelin, su un’area di 270mila mq in prossimità della porta d’ingresso da Nord-Est (cioè da Milano e Aosta) alla città, To Dream mette a terra un nuovo distretto per il tempo libero e i servizi, con un’offerta che va dai negozi al divertimento e servizi (anche di ospitalità), dislocati su una superficie en-plein air che ha un basso impatto anche visivo per i visitatori.

Il progetto e i numeri

L’Urban District è un investimento di Romania Sviluppo, società di scopo nata per lo sviluppo dell’iniziativa, partecipata da Ceetrus – Global Urban Player controllato dal gruppo Auchan – e da Runca – società esperta negli sviluppi commerciali. Gestore dello spazio è la società di soluzioni immobiliari Nhood mentre la commercializzazione è di REALIA. La regia del progetto è di Master Retail nel ruolo di General Contractor, project management e pilotage.

Il progetto è dell’architetto Adolfo Suarez, direttore di L22 Retail, brand del Gruppo Lombardini22. La superficie coperta sarà, completate tutte le opere, di oltre 88.000 mq di cui 45.000 mq di negozi, ristoranti e servizi, 20mila mq di attività ludico ricreative, hotel, palestra, 20.000 mq di Retail Park, 3mila mq di uffici, al cui interno trova spazio il quartier generale di Michelin Italia. Sono previsti un’area parcheggio per oltre 4mila posti auto, dei quali 700 all’aperto, 400 postazioni di ricarica per le vetture elettriche e più di 150 stalli per le biciclette. In totale 107 attività, di cui 24 ristoranti, 8 sale cinema, una piazza per eventi, una palestra, un’area ludica con pista per go-kart e un hotel 4 stelle. Il tutto circondato da un ampio parco verde lineare di oltre 40mila mq che filtra corso Romania raddoppiato in tutta la sua lunghezza e arricchito di un percorso ciclabile.

Il concept

I diciotto chilometri di eleganti arcate e portici, cifra stilistica di Torino, sono l’elemento che ha ispirato il progetto dell’architetto Adolfo Suarez. La promenade coperta lunga un chilometro rielabora diversi riferimenti storici e naturalistici del capoluogo piemontese, riproponendoli ai cittadini in una chiave moderna e rivisitata. Elemento centrale è la food court, spazio allestito con ampi dehors che si alternano a grandi porzioni di verde e pagode in legno per ombreggiare la passeggiata.

Il percorso di visita dell’Urban District inizia dalla piazza che si sviluppa intorno alla torre piezometrica, elemento di archeologia industriale che è stato conservato per ricordare il passato di quest’area. Una grande scalinata in legno porta al piano commerciale rialzato dove archi e portici accolgono le vetrine dei negozi. L’architettura elegante ricorda la tradizione sabauda, reinterpretandola con grandi archi dal disegno minimale e contemporaneo, in un continuo gioco di arcate, contrafforti e nicchie. Il pavimento della ricorda il pietrisco e lo sterrato tipici delle cascine piemontesi, un elemento che ritorna nei parcheggi a raso dove i colori si ispirano ai toni della campagna. Il primo lotto declina verso l’area di corso Romania, e anticipa le fasi ancora da completare del progetto che vedrà un secondo livello di 3.000 mq con destinazione a uffici, in gran parte occupati dall’headquarter Michelin Italia.

Fonte: Il Sole 24 Ore