Via libera alla costruzione della nave extralusso di Aman

È stato firmato il contratto tra il cantiere genovese T. Mariotti e il marchio di hotellerie e lifestyle ultralusso Aman Group, in joint venture, per l’occasione, con Cruise Saudi, relativo alla costruzione della prima nave da crociera extralusso del brand Aman at Sea (che sarà anche il nome dell’unità).

L’annuncio dell’accordo per la costruzione della nave era stato dato lo scorso gennaio ma ora il contratto per la commessa da 500 milioni di euro è stato perfezionato, ed è previsto che Aman at Sea compia la sua prima crociera nel 2027. La nave, che rappresenterà un esempio di convergenza tra un’unità lusso e un megayacht, assicurano al cantiere, «rifletterà il livello di dettaglio e cura sperimentato nei resort Aman».

In 650 lavoreranno all’allestimento

Oggi 150 persone stanno lavorando al progetto e si prevede che una media di 650 persone opererà quotidianamente a bordo, fino alla consegna nella primavera del 2027. Tra le aziende coinvolte nella costruzione ci sono Ortec Santamaria (specialista in elettrotecnica), De Wave Group (allestitori di alta gamma) e Sinot yacht architecture & design.

«Oggi – ha sottolineato Marco Ghiglione, ceo di Mariotti – celebriamo un traguardo per l’azienda e il gruppo Genova industrie navali (formato dalla stessa Mariotti e dall’impresa di riparazioni navali San Giorgio del porto, ndr): Aman ci ha dato fiducia e ha scelto il nostro cantiere per questo impegnativo progetto, che rappresenta la prima e vera convergenza tra una nave ultralusso e un megayacht; si tratta, indubbiamente, della più grande al mondo e la prima con tecnologia dual fuel (gasolio e metanolo, ndr)».

Doppio carburante

In effetti, Aman at Sea, con i suoi di 183 metri di lunghezza, sarà la prima costruzione navale a doppia alimentazione. Avrà, inoltre, 50 suite di lusso, ognuna dotata di un proprio balcone privato, e offrirà, tra l’altro, una Spa completa di giardino giapponese, due eliporti e un beach club, con un accesso diretto all’acqua per gli ospiti.

Fonte: Il Sole 24 Ore