Acque minerali, ecco le strategie sostenibili dei principali gruppi

Il tema della sostenibilità è attuale in tutti i settori ma, per alcuni casi, vale ancora di più. Il comparto del beverage rientra tra questi e le aziende si sono già organizzate da tempo in un’ottica di riciclo della plastica ma anche di meno consumi dal punto di vista della logistica. Di seguito una panoramica dei principali player italiani, tra azioni già fatte e azioni previste nei prossimi mesi.
Ferrarelle. È una società benefit e propone bottiglie in plastica riciclata. È stata la prima in Italia ad avere uno stabilimento di proprietà dedicato al riciclo, che si trova a Presenzano, in provincia di Caserta (un investimento da oltre 40 milioni di euro): l’impianto permette di trasformare oltre 20mila tonnellate di bottiglie provenienti dalla raccolta differenziata in R-Pet. L’azienda ha recentemente lanciato sul mercato Infinita, gamma di acque minerali interamente realizzata utilizzando al 100% R-Pet. «Abbiamo scelto di impegnarci – ha dichiarato Michele Pontecorvo Ricciardi, vicepresidente Ferrarelle Società Benefit – per produrre benessere per l’ambiente e la società in cui viviamo, contribuendo attivamente alla costruzione di un modello di economia circolare».

Lete. L’azienda utilizza, dal 2004 e per l’intero fabbisogno, energia verde al 100% compensando i propri consumi energetici con certificati Recs (Renewable Electricity Certificate System), consentendo così di sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili come sole, vento e acqua. Lete risulta tra i soci fondatori di Coripet, consorzio volontario senza scopo di lucro per il riciclo degli imballaggi in Pet per liquidi alimentari, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente.

Levico Acque. L’azienda, diventata una società benefit, è molto orientata sul concetto di sostenibilità tanto da lanciare una livrea per la ristorazione dedicata alla biodiversità e alle generazioni future. E Levico è ’climate positive’ anche nella nuova etichetta, studiata in modo da ridurre la quantità di inchiostro (ecologico), con una carta altamente riciclabile e lavabile in modo tale da lasciare il minimo di residui.

San Benedetto. Questa società fa parte del Gruppo Veneto e ha sette stabilimenti in Italia. Nell’estate 2021 è stata lanciata Ecogreen 100 Eco, la prima linea di acqua minerale San Benedetto ad essere realizzata con il 100% di R-Pet e ad essere 100% carbon neutral. «Il nostro obiettivo – dichiara Vincenzo Tundo, direttore marketing e trade marketing Italia del gruppo acqua minerale San Benedetto – è offrire il miglior prodotto al più basso impatto ambientale possibile. L’impegno sulla sostenibilità è di due livelli: nel primo caso teso a ridurre le emissioni di CO2, nel secondo si collega all’economia circolare e dunque fare in modo che il prodotto – in questo caso la bottiglia – non sia considerato un rifiuto ma, anzi, una risorsa».

Sanpellegrino. Dal 2011 tutti gli stabilimenti utilizzano il 100% di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili certificata Recs e il gruppo (che comprende tra gli altri anche Acqua Panna e Levissima), come chiarito da Fabiana Marchini, head of sustainability, «si è impegnato a far diventare nel 2022 carbon neutral S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima e le bibite». Tra gli obiettivi dell’azienda c’è quello di avere il 100% del pack riciclabile entro il 2025, raccogliere tante bottiglie quante ne vengono prodotte entro il 2030, raggiungere entro il 2025 il 35% di Pet riciclato all’interno di tutta la gamma prodotti e il 50% per Acqua Panna e Levissima. Si privilegia inoltre la logistica sostenibile con l’utilizzo dei trasporti su rotaia, grazie ad un rapporto consolidato con Mercitalia Logistics. «Negli anni – ha dichiarato Marchini – abbiamo intrapreso un percorso di progressiva riduzione del nostro impatto ambientale, non solo in termini di emissioni ma anche in termini più ampi».

Fonte: Il Sole 24 Ore