Allarme globale sui deepfake: parte l’offensiva contro i video falsificati

Secondo un rapporto del 2021 del Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti, la minaccia dei deepfake non deriverebbe molto dalla tecnologia utilizzata per crearli, ma dalla naturale inclinazione delle persone a credere a ciò che vedono.

Di certo, i grandi player del settore tecnologico come Google, Microsoft e Meta hanno apertamente condannato la tecnologia deepfake e stanno concentrando gli sforzi per creare strumenti sempre più performanti per identificare questi video alterati. Microsoft, ad esempio, sta creando una nuova tecnologia anti-deepfake per combattere la disinformazione meglio nota come Microsoft Video Authenticator .

Nonostante gli sforzi, nondimeno, non siamo affatto vicini al raggiungimento di un sistema efficace in grado di distinguere i contenuti audio/video reali da quelli falsi. Alcuni dei migliori strumenti disponibili sono Counter.social , Deeptrace , Reality Defender e Sensity.ai. Quest’ultimo, a detta di alcune indiscrezioni, sembrerebbe essere il primo autentico di rilevamento deepfake a livello mondiale.

L’efficacia del sistema di differenziazione tra contenuti veri e falsi rappresenta l’elemento su cui stanno concentrando gli sforzi di tutte le aziende impegnate allo scopo. Ciò è dovuto essenzialmente all’attuale livello di affidabilità delle piattaforme al momento disponibili, che si attesta a poco più del 65%. Persino i servizi cognitivi di Azure sono stati ingannati il 78% delle volte.

Anche Rijul Gupta, co-fondatore di DeepMedia, con sede a Oakland, in California, in una recente dichiarazione rilasciata in merito alla inarrestabile espansione dei Deepfake, ha ammesso: «Tutto sarà in grado di essere falsificato in tempo reale”».

Fonte: Il Sole 24 Ore