Borsa, Europa cauta con occhi a dati macro. Evergrande sospesa a Hong Kong

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Si muovono in rialzo gli indici europei dopo un avvio incerto, spinte dai titoli energetici che beneficiano della corsa del petrolio verso quota 100 dollari. Una corsa che, d’altro canto, alimenta i timori sulle pressioni inflazionistiche e i dubbi sulle prossime mosse delle banche centrali. Milano sale (FTSE MIB) come Parigi (CAC 40), Francoforte (DAX 40) e Madrid (IBEX 35). Più indietro Amsterdam (AEX) e Londra (FT-SE 100). La seduta sarà ricca di spunti macro: in Europa da seguire l’inflazione tedesca mentre quella spagnola è salita meno delle attese (3,2%), ma anche gli indici di fiducia del Vecchio Continente. Negli Usa, terza stima del Pil del secondo trimestre, sussidi alla disoccupazione e compromessi per le case. Sull’obbligazionario, i rendimenti dei Treasury decennali hanno toccato i nuovi massimi dal 2007, in rialzo anche i rendimenti dei titoli di Stato europei: lo spread sale a 196 punti, rendimento del decennale sopra il 4,8%.

Sull’azionario milanese, Unipol sale, come Banca Pop Sondrio dopo che la prima ha concluso l’acquisto di un ulteriore 10,2% della banca lombarda a 5,1 euro ad azione, un premio del 4% rispetto alla chiusura. Bene Banca Mps dopo la debacle delle ultime sedute, acquisti sugli energetici in linea con l’Europa. In coda Pirelli & C e Unicredit.

Spagna: a settembre inflazione +3,2% su anno, meno di attese

L’inflazione spagnola è aumentata a settembre a livello tendenziale per il terzo mese consecutivo, in un momento in cui sta diminuendo in molte altre nazioni europee, spinta dall’aumento dei prezzi dell’elettricità. In particolare, i prezzi al consumo sono aumentati, a livello armonizzato, del 3,2% a settembre rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, secondo i dati diffusi dall’ufficio statistico spagnolo Ine. L’incremento di agosto, sempre a livello tendenziale armonizzato, era stato più contenuto, pari al 2,4 per cento. Tuttavia l’indice di settembre è più basso rispetto al 3,4% stimato da un consenso di economisti intervistati dal Wall Street Journal. L’Ine ha diffuso anche l’andamento delle vendite al dettaglio spagnole che, ad agosto scorso, sono salite a livello rettificato dello 0,4% su mese e del 7,2% su anno.

Petrolio sui massimi dell’anno. Poco mosso euro/dollaro

Sul valutario, poco mosso l’euro/dollaro, con il biglietto verde che rallenta la corsa dopo che la divisa unica ha rotto al ribasso la soglia di 1,05 toccando nella notte un minimo a 1,04959, livello che non vedeva dal dicembre 2022. Petrolio sui massimi dell’anno con il Wti che ha superato brevemente la soglia dei 95 dollari al barile e il Brent scambiato a 97,27 dollari, dopo un massimo a 97,69, con il calo a sorpresa delle scorte americane che alimenta i timori su una scarsità di offerta rispetto a una domanda in crescita.Gas in salita del 2,8% ad Amsterdam oltre i 40 euro al MWh.

Spread in rialzo a 196 punti, rendimento sopra il 4,8%

Lieve rialzo per lo spread tra BTp e Bund che, in un contesto di generale aumento dei rendimenti sulla curva euro, prosegue il suo avvicinamento alla soglia psicologica dei 200 punti base. A inizio seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata si e’ attestato a 196 punti base, due in piu’ rispetto al riferimento di mercoledì. Sale ancora anche il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato una prima posizione al 4,82% rispetto al 4,77% del closing della vigilia.

Fonte: Il Sole 24 Ore