Cina, cala l’indice manifatturiero del mese di dicembre 2020

Calo dell’indice Pmi (manufacturing purchase index) cinese che in dicembre è sceso a quota 53 rispetto al 54.9 da record di novembre, il più alto dal mese di novembre del 2010.
La crescita del settore industriale è stata, dunque, inferiore alle aspettative ma comunque al di sopra di quota 50, al di sotto della quale c’è contrazione dell’economia.
Il settore dei servizi, a sua volta, è cresciuto a un passo più lento ma, comunque, sostenuto dalla ripresa economica: 55.7 a dicembre dal 56.4 di novembre.

A sostenere il fatturato di imprese medio piccole è stata la forte domanda interna.

Loading…

Il Pil 2019 rivisto

A fine anno la Cina ha anche rivisto al ribasso il PIl del 2019 che chiude con una crescita del 6% contro il 6,1 preventivato a causa di una riduzione del manifatturiero che ha perso 77.15 miliardi di dollari in gran parte a causa della guerra dei dazi scatenata dagli Usa. A fine 2020 l’Istituto di statistica opera l’aggiustamento di routine a “consuntivo” dell’anno precedente.

Impatto sottostimato

L’impatto delle liti con gli Usa è stato sottostimato. Le tensioni commerciali tra le due maggiori economie del mondo hanno iniziato a intensificarsi nel 2018, con un peggioramento nel 2029 perchè entrambi i Paesi hanno applicato tariffe sui beni dall’altro mentre gli Stati Uniti, dal canto loro, hanno inserito le principali società tecnologiche cinesi in black list perchè accusate di avere legami con la Difesa di Pechino.

La Cina ha approvato la sua legge sulla difesa degli interessi nazionali rispetto agli investimenti stranieri che possono metterla a rischio e che entra in funzione il prossimo 18 gennaio

Fonte: Il Sole 24 Ore