Cresce il mercato degli integratori

I numeri parlano chiaro, in Italia 30 milioni di persone utilizzano gli integratori alimentari soprattutto nella fascia di età tra i 35 e 54 anni, in leggera prevalenza donne. Gli Italiani sono sempre piú attenti alla loro salute, per il 64% è il primo valore e per mantenere il proprio benessere, oltre a un’alimentazione equilibrata e una vita attiva, assumono gli integratori. Questo è lo scenario di una indagine commissionata da Integratori & Salute, l’associazione che rappresenta il comparto degli integratori e che fa parte di Unione Italiana Food, al Future Concept Lab, un istituto di ricerca internazionale.

Quello degli integratori è un settore in ascesa che nel 2022 ha registrato un fatturato di oltre 4 miliardi di euro. Del resto, nell’ultimo anno il 73,3% degli Italiani ha utilizzato i supplement almeno una volta e piú di 8 persone su 10 li hanno usati nel corso della vita. L’Italia è il leader europeo nel mercato degli integratori, e pensare che fino a qualche anno fa eravamo il fanalino di coda, ora copriamo oltre il 26% del valore totale del mercato, che in Europa supera i 13 miliari di euro. Va detto che si tratta di un consumo consapevole, 8 italiani su 10 hanno una conoscenza corretta dei prodotti che scelgono, li definiscono come «un aiuto a colmare le carenze dell’organismo, ma anche un supporto per rafforzare l’abitudine a mangiare sano e a fare movimento. Sostengono il benessere ma non sostituiscono le medicine».

Gli integratori piú richiesti

L’importanza degli integratori viene rimarcata dai consumatori per alcune funzioni. In primo luogo per sostenere le difese immunitarie (30,1%), come complemento energetico (26,3%), come aiuto per le ossa e le articolazioni (24,4%), ma anche per integrare diete vegane e vegetariane, per normalizzare l’intestino (22%), per aiutare la digestione , per migliorare i problemi di insonnia (20%) e per migliorare l’aspetto estetico. Per l’acquisto dei supplement il 70% si rivolge in farmacia o nelle parafarmacie, molto meno diffuso è l’acquisto al supermercato o sui siti specializzati in salute. Ancora meno l’acquisto attraverso Amazon e nei negozi di alimentari naturali. Interessante notare che prima di compare un integratore gli italiani si affidano al consiglio di professionisti della salute, come il medico (49%) oppure al farmacista (36%), a distanza seguono gli esperti della medicina alternativa, familiari, amici e colleghi.

«Il ricorso agli integratori può rappresentare, nell’ambito dei limiti di sicurezza fissati dal Ministero della Salute, un modo efficace per sostenere la funzione immunitaria – dichiara Andrea Poli, Presidente NFI (Nutrition Foundation of Italy) -. Quando, per varie ragioni, l’alimentazione non è adeguata ed esistono carenze specifiche, ecco che un contributo efficace può derivare da integrazioni mirate e sicure. Le vitamine D, C, B6 ed E possono, ad esempio, contribuire a garantire un corretto funzionamento del sistema immunitario, cosí come minerali (zinco, ferro, selenio e rame) possono avere effetti positivi sulla salute».

Il futuro degli integratori

In un prossimo futuro gli integratori saranno sempre piú efficaci, mirati ed innovativi. La ricerca scientifica metterà a disposizione nuovi ritrovati per vivere piú a lungo e in salute. Capsule o bustine? Un italiano su due preferirebbe assumerli in capsule, ma con un elemento di innovazione, un involucro biotech da assumere senza acqua. Quasi il 40% dei consumatori, invece, li vorrebbe assumere liquidi, in fialette di materiale bio. La percentuale scende per quelli che li preferirebbero in polvere, da spargere sul cibo come una spezia oppure in gocce.

Fonte: Il Sole 24 Ore