Cupra Born, la recensione: come va su strada l’elettrica spagnola

Sportività, stile e zero emissioni. La nuova Cupra Born parte da questi elementi per aver successo nel segmento delle elettriche compatte. Realizzata sulla piattaforma Meb (dal tedesco Modulare E-Antriebs-Baukasten) e costruita nell’impianto di Zwikau in Sassonia, la nuova Born condivide con la Volkswagen ID.3 un lungo elenco di componenti e caratteristiche a partire dalle forme della carrozzeria. Rispetto alla tedesca però riesce a distinguersi grazie ad una precisa caratterizzazione estetica, da una maggiore cura degli interni e da una dinamica di guida che strizza l’occhio agli amanti della sportività. Dimensioni e stile esterno sono sulla falsariga dell’elettrica a marchio Volkswagen ma con la zero emissioni spagnola si nota un salto di qualità, in particolare a bordo merito ai materiali utilizzati. Disponibile in concessionaria a partire da novembre, è già in ordinabile in versione da 204 cavalli con batteria da 58 kWh.

Cupra Born motorizzazioni e autonomia

Sul fronte delle motorizzazioni al lancio è disponibile la versione con motore da 204 cavalli e pacco batteria da 58 kWh, con autonomia effettiva di 424 chilometri con omologazione Wltp. Successivamente arriveranno i tagli di batteria da 45 kWh e 77 kWh e la motorizzazione da 170 kW (231 cavalli) montata sulla Born e-Boost. In questo caso l’autonomia sale fino a 540 chilometri, lo scatto da 0 a 100 km/h viene coperto in 7 secondi e la potenza di ricarica in massina (in corrente continua) raggiunge i 170 kW contro i 120 kW della versione da 58 kWh. Inoltre la versione più potente offre di serie freni anteriori con dischi da 340mm, cerchi da 19” di serie e il volante Cupra con pulsanti satellite.

Cupra Born dimensioni

Stile e dimensioni riprendono quanto già visto sulla Volkswagen ID.3 ma lo fanno in chiave sportiva. Le dimensioni della Cupra Born dichiarano una lunghezza di 4.322 mm, una larghezza di 1.808 mm, un’altezza di 1.540 mm e un passo di 2.767 mm. Esteticamente la Born si distingue per il frontale con calandra più bassa, ampia presa d’aria, fari full led dalla firma luminosa specifica e logo Cupra in Cooper. Le fiancate ricevono nuovi cerchi in lega con dimensioni da 18, 19 e 20 pollici. In coda spicca il grande diffusore integrato in tinta con la carrozzeria e la denominazione Born integrata nella luce posteriore.

Cupra Born interni

Il salto di qualità rispetto alla ID.3 arriva salendo a bordo, dove ritroviamo il pacchetto hi-tech con schermo centrale touchscreen da 12 pollici con sistema di infotainment Mib3 connesso e la piccola strumentazione da poco più di 5” davanti al guidatore da dove visualizzare le principali informazioni utili alla marcia. A questo si aggiunge l’head-up display con realtà aumentata, capace di trasformare il parabrezza in un maxi schermo. Al capitolo connettività il sistema Cupra Connect permette di attivare i servizi online della vettura. In questo modo, si può gestire dall’app My Cupra anche la ricarica della batteria, impostando l’esatta percentuale di ricarica che dovrà essere disponibile alla partenza. Possono essere attivati da remoto anche il climatizzatore, impostando la temperatura desiderata in anticipo e il riscaldamento dei sedili, sia conducente che passeggero anteriore. Da sottolineare l’uso dei materiali utilizzati, realizzati sempre con grande attenzione alla sostenibilità e al tempo stesso dalla immagine maggiormente curata rispetto alla ID.3. L’approccio ecosostenibile è confermato dalla scelta dei materiali per gli interni. Dinamica è una microfibra utilizzata per il rivestimento dei pannelli delle portiere e dei braccioli anteriori di serie. È possibile avere anche i sedili sportivi avvolgenti in Dinamica nelle varianti Blu Aurora o Grigio Granito sempre abbinati alla regolazione elettrica e alla funzione di riscaldamento e massaggio. Promosso anche lo spazio interno, grazie al passo di 2.766 mm, con un vano di carico a partire da 385 litri ed espandibile fino a 1267.

Cupra Born autonomia e tempi di ricarica

Tempi di ricarica? Il caricatore di bordo accetta fino a 100 kW in corrente continua e fino ad 11 kW in corrente alternata e viene fornito di serie un cavo mode 3 di tipo 2. Nel primo caso, le tempistiche di ricarica sono di 35 minuti, mentre in alternata si sale a 6 ore e 1 5 minuti.

Fonte: Il Sole 24 Ore