I Carabinieri Tpc recuperano 105.474 beni d’arte stimati oltre 264 milioni €

Recuperati 105.474 beni d’arte per un valore complessivo stimato di 264.055.727 €. È il risultato dell’attività operativa nel 2023 dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, posti a diretta collaborazione del Ministero della cultura e distribuiti su 16 Nuclei e una Sezione nelle varie Regioni italiane, dipendenti dai Gruppi di Roma e Monza, un Reparto Operativo nazionale con Sezioni specializzate per materia e un Ufficio Comando che gestisce la Banca dati di opere da ricercare più antica ed estesa al mondo (oltre 1.300.000 files).

I recuperi

Nel documento “Attività Operativa 2023” dell’Unità Specializzata dell’Arma, istituita nel 1969 per onorare l’articolo 9 della Costituzione italiana (“la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”) e che, in oltre mezzo secolo di vita, ha restituito ai legittimi proprietari, pubblici e privati, più di tre milioni di beni culturali, emerge una graduale diminuzione dei reati contro il patrimonio culturale. In particolare, a distanza di poco più di un anno dall’entrata in vigore della Legge n. 22 del 22 marzo 2022 – con modifiche alle disposizioni penali in materia di tutela del patrimonio culturale attualmente contenute prevalentemente nel Codice dei Beni Culturali (D.lgs. 42/2004) e integrando il Codice Penale con 17 nuovi articoli (da 518-bis a 518-undevicies) – si registrano i primi segnali positivi. Dall’analisi comparativa dei dati rispetto al 2022 risultano infatti leggermente ridotti i furti (da 333 a 267) e gli oggetti trafugati (da 4.144 a 3.483) e, altresì, un incremento dei beni recuperati (da 48.522 a 105.474), nello specifico soprattutto i reperti archeologici (da 17.275 a 67.963), i libri e i beni archivistici (da 8.653 a 24.445), i beni numismatici (da 48 a 286) gli oggetti di natura grafico/pittorico e musivo (da 328 a 1.102), in calo il recupero di reperti paleontologici (da 21.359 a 10.273). E poi risulta un’intensificazione dell’attività di controlli di aree e siti archeologici (da 1.538 a 1.874) e l’incremento dei risultati dell’attività repressiva con conseguenti arresti disposto dall’A.G. (da 6 a 20); denunce per associazione a delinquere (da 39 a 47), deferimenti per scavo clandestino (da 66 a 130). Nel settore dell’antiquariato si registra un sensibile calo dei furti, soprattutto in abitazioni private (da 91 a 79) e luoghi di culto (da 135 a 92). Lo scorso anno sono stati altresì effettuati 1.957 controlli ad esercizi antiquariali, 624 controlli a mercati e fiere, con il recupero di 105.474 beni, di cui 24.445 documenti archivistici e bibliografici, 1.102 dipinti e 369 sculture.

L’attività repressiva

Sono state deferite 477 soggetti per ricettazione e 37 per esportazione illecita di beni di interesse culturale. Nell’ambito del contrasto alla contraffazione, sono state deferite 109 soggetti, (+ 29% in più rispetto al 2022); sequestrare 1.936 opere contraffatte (+ 56% rispetto al 2022), di cui 61 del settore antiquariale, archivistico e librario, 535 del settore archeologico e paleontologico e 1.340 di arte contemporanea. Il v alore del falso d’arte, qualora immesso sul mercato, è stato stimato in circa 45.399.150 €.

Per le attività di tutela del paesaggio e monumenti, il Comando Tpc ha predisposto 1.991 servizi di controllo delle aree paesaggistiche terresti e marine, deferendo 78 soggetti per danneggiamento e 202 per reati in danno del paesaggio. Per i controlli sul web, in ragione del crescente utilizzo dei canali telematici anche per il commercio illecito e l’esportazione di beni culturali, il Comando Tpc ha aggiornato i propri sistemi informatici di ricerca e controllo, attraverso il progetto S.W.O.A.D.S. (Stolen Works Of Art Detection System), sistema informatico di Intelligenza Artificiale che consente la raccolta automatica di dati e immagini provenienti da web, deep web e social media, per confrontarle con le foto delle opere da ricercare.
Nel 2023 sono stati monitorati oltre 984 siti web ed esaminati 6.674 beni. Dalla attività di controllo sono stati recuperati dai siti web 31.689 beni (rispetto ai 4.935 dell’anno precedente) di cui: 18.734 beni archivistici e librari 536 reperti archeologici; 9.337 beni numismatici; 291 opere false; 60 sculture; 147 dipinti; oltre al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 101 persone.

Le operazioni di contrasto

Risultati immediati nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata operante nel settore dei beni culturali si sono registrati con l’operazione “Cales”, condotta dal Nucleo CC Tpc di Napoli, che ha consentito l’arresto in flagranza di reato di due persone, sorprese nell’atto di eseguire scavi clandestini e fermate dopo l’illecito impossessamento di beni archeologici, nonché l’arresto di un ulteriore soggetto al confine con la Svizzera per esportazione illecita di beni culturali. L’attività ha consentito di recuperare molteplici reperti archeologici, tra cui oltre 1.700 monete, e sequestrare 15 metal detector per la ricerca di antichi manufatti in metallo.
L’operazione “Canusium” del Nucleo Tpc di Bari, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, ha permesso di disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata allo scavo clandestino, al furto, alla ricettazione e all’esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici. Nel corso dell’indagine sono stati rinvenuti e sequestrati complessivamente 3.586 beni archeologici, numismatici e ceramici in diverse regioni d’Italia, di inestimabile valore storico artistico e commerciale ingente, indagati 51 soggetti ed emessi 21 provvedimenti restrittivi.
Nella collaborazione per l’Operation PANDORA VIII a leadership spagnola, nella quale l’Itala ha partecipato col ruolo di co-leader, sono stati effettuati controlli mirati al contrasto del traffico illecito di beni culturali con sequestro di 107 oggetti, tra cui 87 ceramiche, 5 monete/medaglie, 2 documenti/libri, 13 dipinti; e con il rinvenimento di 1.462 oggetti dubbi, ma non sottoposti a sequestro: 11 tappeti/ricami/arazzi, 34 ceramiche, 2 documenti/libri, 100 disegni, 120 mobili, 65 icone, 3 mosaici, 940 dipinti, 4 stampe, 55 oggetti religiosi, 115 statue/sculture, 13 altri oggetti di varia natura.

Fonte: Il Sole 24 Ore