L’arte dei Rossetti tra pittura e poesia

La prima sala della mostra di Tate Britain sull’artista preraffaellita Dante Gabriel Rossetti è dedicata alla poesia: versi e versi a caratteri giganti sui muri. Un’ouverture inattesa ma adatta a introdurre un artista che da ragazzo era incerto se diventare poeta o pittore, e soprattutto la sorella Christina. I due avevano pubblicato il primo libro di poesie a 15 e 16 anni. Christina aveva proseguito su quel percorso, scrivendo oltre 900 poesie, mentre Dante Gabriel aveva scelto la pittura.

Il titolo della mostra “I Rossetti” vuole sottolineare l’importanza della famiglia di Dante Gabriel: i genitori, accademici italiani che insegnavano a Londra e che avevano incoraggiato i quattro figli a essere creativi, il nonno che aveva stampato i loro primi libri e i tre fratelli, soprattutto Christina, la poetessa che è stata anche complice, modella e musa per tutta la vita. L’altra presenza significativa è quella di una Rossetti acquisita: Elizabeth Siddal, una pittrice autodidatta che aveva sposato Dante Gabriel avviando un’intensa collaborazione artistica.

Tematiche medioevali

Nel primo quadro in mostra, Ecce Ancilla Domini!, dipinto quando Dante Gabriel aveva 21 anni, Christina è Maria, mentre il fratello William è l’angelo. I due fratelli insieme ad altri cinque studenti d’arte e con il sostegno della famiglia avevano da poco fondato il movimento Pre-Raffaellita, per cercare di esprimere in modo autentico l’esperienza vissuta, la natura e l’amore. Il movimento voleva liberare sia la poesia sia la pittura dal realismo, rifiutando la civiltà industriale dell’Ottocento per tornare a tematiche medioevali.

Dante

Molte donne avevano aderito al movimento, tra cui la Siddal, una ragazza di origini umili che non aveva studiato ma coltivava ambizioni artistiche. Aveva iniziato con il fare da modella – è lei l’Ofelia dell’omonimo, celeberrimo quadro di John Everett Millais – per poi passare a condividere lo studio e la vita di Rossetti. Nel 1857 i due mostrarono le loro opere in una mostra di arte Pre-Raffaellita a Londra e New York con grande successo. Rossetti padre aveva dedicato la sua vita a tradurre e insegnare Dante Alighieri, che il figlio artista aveva poi preso a modello per tutta la vita, aggiungendo il suo nome all’originario Gabriel per rendergli omaggio. L’amore del poeta per Beatrice è stato fonte di ispirazione per numerosi quadri, così come la tragica storia di Paolo e Francesca e altre tratte dalla Divina Commedia.

Gabriel è anche stato il primo artista a illustrare i versi di Edgar Allan Poe, mentre Elizabeth la prima a illustrare Alfred Tennyson. Pittura e poesia hanno continuato a essere intrecciate nella loro vita e nelle loro opere, l’una fonte di ispirazione per l’altra.Quando Elizabeth morì a 32 anni per un’overdose di laudano – la tintura d’oppio molto in uso a quei tempi – Gabriel le dedicò una serie di poesie chiamate La Casa della Vita, ispirate alla Vita Nuova di Dante e la ritrasse nel quadro Beata Beatrix, trasfigurata dalla morte, con in grembo il papavero che le era stato fatale.Le ultime sale della mostra ripercorrono gli ultimi vent’anni della vita di Rossetti, che si era dedicato alla ricerca della “bellezza universale” diventando tra i primi esponenti dell’Estetismo, “l’arte per l’arte”. Sono i suoi quadri più celebri, sensuali e opulenti ritratti di donne sontuosamente vestite e ingioiellate, immagini sature di colore e arricchite da un’abbondanza di dettagliatissimi fiori. Un’arte massimalista che voleva coinvolgere tutti i sensi e che ancora adesso centra l’obiettivo.

Fonte: Il Sole 24 Ore