Nelle aste di arte mediorientale prescelti gli artisti palestinesi

L’arte sembra trascendere la complessa situazione che dallo scorso ottobre interessa l’area mediorientale, una regione devastata da oltre sei mesi dal conflitto tra Israele e Ḥamās sul territorio di Gaza. Le aste di arte moderna e contemporanea mediorientale che si sono svolte lo scorso anno nei mesi autunnali, all’indomani dell’inizio della guerra, hanno tuttavia scongiurato il timore che il positivo trend di crescita potesse essere fermato dalla guerra. Se il mercato era sembrato incerto il 24 ottobre, quando solo il 54% dei lotti offerti nella vendita di arte del XX secolo del Medio Oriente di Sotheby’s a Londra ha trovato acquirenti, un’analisi più attenta dei risultati di tutte le tre aste autunnali conferma che il mercato dell’arte mediorientale è in grado di resistere in quanto si sta aprendo a nuove fasce demografiche. Inoltre a dimostrazione di quanto gli eventi politici abbiano inciso sulle scelte artistiche degli acquirenti va segnalato che  sono state vendute gran parte delle opere di artisti palestinesi, il che suggerisce la solidarietà dei collezionisti all’arte araba. Cosa succederà nei prossimi appuntamenti con il mercato considerando l’attuale situazione geopolitica dell’area?

Nel mese di aprile, a Londra Sotheby’s presenta due appuntamenti con l’arte medio-orientale: dall’11 al 25 la vendita di Modern & Contemporary Middle East Art con una selezione di artisti tra i più significativi dal punto di vista culturale della Penisola Arabica, Iran, Turchia e Nord Africa, oltre a diverse opere di talenti emergenti mentre il 23 aprile, in un’altra asta, l’offerta sarà focalizzata sul patrimonio culturale del Libano e la sua influenza sugli artisti arabi. A Love Letter to Beirut: Arts and Culture, 1960s – 2020s celebra la vasta influenza che Beirut ha avuto sulla sfera artistica della regione. Oltre 45 gli artisti, la maggior parte libanesi, con un’ulteriore selezione di artisti siriani, palestinesi, egiziani e iracheni la cui pratica è stata plasmata dalla loro interazione con il Paese, sia attraverso residenze, visite, amicizie, insegnamento o esposizione delle loro opere. 
Le prime opere in vendita risalgono alla metà del XX secolo, in seguito all’ascesa del modernismo postbellico in città, che coincise con il passaggio dal Libano coloniale a uno Stato indipendente. La costituzione democratica degli anni successivi al 1943 garantì l’elevazione dello status dell’artista da artigiano a intellettuale, grazie agli sviluppi istituzionali e alle attività culturali che sostenevano l’ecosistema artistico, e ben presto la scena artistica si arricchì di diverse scuole di pensiero e modalità espressive.

Per Bonhams e Christie’s i tempi sono più lunghi e bisogna attendere il mese di maggio. Per Christie’s l’asta di Modern and Contemporary Art Dubai che si terrà a Dubai online dal 7 al 21 maggio prossimo. L’asta offrirà una panoramica di artisti del Middle East e del Global South e tra questi Manal Al Dowayan, Helen Khal, Monir Farmanfarmaian e Fahrelnissa Zeid, le sculture di Kader Attia, Ahmed Moutashar e Romuald Hazoumè oltre ai maestri moderni Dia Al-Azzawi, Abdul Halim Radwi, Paul Guiragossian e Bahman Mohasses.

I pionieri del moderno

Partendo dai ricchi cataloghi delle due principali case d’aste (Sotheby’s e Christie’s), oltre a presentare l’offerta che andrà in vendita, facciamo il punto sui il livelli di prezzo che gli artisti Moderni e Contemporanei hanno raggiunto nelle aste più recenti oltre ai volumi d’affari che hanno generato negli ultimi anni.

Da Sotheby’s non poteva mancare Etel Adnan (1925–2021) oggi considerata una delle artiste della regione più celebrate a livello internazionale, che ha accumulato negli anni presenze nelle più importati istituzioni museali del mondo: a partire da Documenta 13 del 2012 fino alla biennale del Whitney di New York e quest’anno sarà rappresentata alla Biennale di Venezia nella mostra principale e, inoltre, il King Abdulaziz Center for World Culture, Ithra Center, le rende omaggio con una retrospettiva: Etel Adnan, Between East and West – fino al 30 giugno 2024. Questo primo lavoro Untitled, 1965 circa, riunisce l’amore per i colori puri, l’affinità per l’astrazione geometrica e il fascino del sole e del mare della Beirut della sua giovinezza (stime 150-250.000 sterline). In asta il turnover ha evidenziato una significativa crescita nel 2022, anno successivo alla sua morte, più che raddoppiato a 2,6 milioni di euro rispetto al 2021 ed è cresciuto ancora nel 2023 raggiungendo 4 milioni di euro. Il top price è per «Untitled», 1970 circa un olio su tela battuto da Sotheby’s a Londra in un’asta serale di Modern and Comtemporary Art per 444 mila sterline da una stima compresa tra 150-200.000 sterline).

Fonte: Il Sole 24 Ore