Supply Chain resiliente per ottimizzare efficienza e soddisfazione del cliente

Per molto tempo la Supply Chain è stata identificata con la sola funzione logistica di trasporto e stoccaggio, ma oggi il concetto va rivisto in un’ottica di integrazione dove i processi di acquisto, produzione e distribuzione di prodotto e servizio sono parti di un unico ingranaggio il cui scopo è generare connessione e valore lungo tutta la catena, per soddisfare clienti e mercati. “Sono bastati pochi mesi per cambiare tutto” … “Non torneremo più come prima” … “È iniziata una nuova era”… , ecc.

Gli slogan per provare a definire i cambiamenti di questo periodo non hanno fine e tutti provano a definire un nuovo scenario complessivo, un nuovo contesto sociale, un nuovo modo di affrontare le operations della nostra vita quotidiana dando per scontato che questo periodo pandemico globale abbia definito un solco irreversibile tra prima e dopo.

Tutti gli indicatori socio-economici ci portano in questa direzione e lo sport comune in questo periodo è rilasciare interviste, fare convegni, studi e ricerche con l’obiettivo di individuare la ricetta miracolosa, identificare i paradigmi del futuro, essere i primi a capire dove andremo. Ma la pandemia ha dimostrato chiaramente che non è tanto importante capire esattamente cosa succederà, obiettivo peraltro difficilmente se non impossibile da raggiungere, quanto piuttosto attrezzarsi per essere pronti ad affrontare al meglio quello che succederà, che si tratti di una crisi sanitaria globale o di una emergenza di sicurezza locale.

Come insegnano non solo le migliori teorie di project management ma anche le esperienze di vita quotidiana è impossibile pianificare e prevedere tutto e diventa quindi essenziale dotarsi di strumenti che ci aiutino ad essere reattivi per adattarci il più rapidamente e meglio possibile alle situazioni impreviste. Il periodo di lock-down ha inoltre stimolato, e in molti casi obbligato, nuovi comportamenti sociali e individuali, anche per la gestione di attività quotidiane alle quali non eravamo abituati a dare tanto peso : pensiamo alla spesa delle famiglia, con negozi chiusi, code interminabili e strumenti di prenotazione, anche on-line, sviluppatisi in pochissimi giorni.

In questo scenario è improvvisamente esploso il fenomeno dello shopping on-line, facendoci recuperare parte del gap che negli anni avevamo accumulato rispetto ai paesi europei e non solo. L’Osservatorio del Politecnico di Milano sulla Contract Logistics ha recentemente confermato come la Supply Chain, ed in particolare il sotto-processo il cui perimetro si definisce “Logistica”, sia diventata un pilastro di supporto per la “resistenza” economico-sociale del Paese prima e leva di rilancio e crescita in recupero post-pandemico poi.

Fonte: Il Sole 24 Ore