Vaccini, l’ordinanza di Figliuolo alle Regioni: massima priorità agli anziani, usare AstraZeneca

Prima, tutti gli ultraottantenni. A tappeto, il prima possibile: non c’è tempo da perdere. Poi le persone con «elevata fragilità» come, per esempio, quelle con handicap gravi e chi è afflitto da patologie tumorali o cardiovascolari sempre di livello grave. Insieme a loro i caregiver, cioè gli assistenti, le badanti e figure assimilate. Subito dopo «le persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni». Così recita l’ordinanza n. 6/2021 del commissario straordinario all’emergenza Covid-19, generale Francesco Paolo Figliuolo, inviata alle Regioni.

AstraZeneca va usata
Il testo recita in grassetto subito dopo l’inidicazione delle categorie più anziane: la vaccinazione va fatta «utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria (precedentemente denominato COVID-19 Vaccine AstraZeneca ) come da recente indicazione dell’Aifa» l’agenzia italiana per il farmaco. Proprio oltre i 60 anni, infatti, AstraZeneca è stato raccomandato perchè considerato a minor rischio possibile delle conseguenze – riscontrate peraltro finora in pochissimi casi – di effetti trombotici. L’indirizzo è di utilizzarlo a pieno ritrmo a cominciare dalla categoria più anziana.

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Priorità «in parallelo» al personale sanitario
L’ordinanza poi sottolinea come «parallelamente alle suddette categorie è completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario, in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del COVID-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private». Indicazione indispensabile anche perchè la percentuale delle somministrazioni in questa fascia è ancora pari al 72%.

Prevalente il criterio dell’età
Il testo Figliuolo poi sottolinea come «a seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche». Uh insegnante o un carabiniere per esempio – due tra le categorie più a rischio – se ha già fatto la prima dose completerà con la seconda in base alle scadenze previste. Ma se è giovane e non ha fatto la prima dose dovrà attendere prima la precedenza dei colleghi più anziani. Inoltre «le persone che hanno già ricevuto una prima somministrazione potranno completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino». Con questa indicazione si auspica, anzi si raccomanda, che se è stata somministrata una prima dose AstraZeneca non ci sia disdetta e il richiamo avvenga sempre con il vaccino inglese.

Fonte: Il Sole 24 Ore