Nasce a Marettimo la nautica elettrica a basso voltaggio e alta potenza

L’Area marina protetta delle isole Egadi — la più grande del Mediterraneo, al trentesimo compleanno – è stata scelta come luogo di nascita della nautica elettrica a basso voltaggio e alta potenza, che coniuga sicurezza (senza rischi di folgorazione in caso di acqua a bordo) e sostenibilità. I project leader dell’iniziativa, promossa dall’associazione non profit SoleMar Eventi, sono due industriali lombardi: Beatrice Just, co-titolare della Millutensil (leader dei macchinari per gli stampi di automobili) e Marzio Iori, co-titolare di EuroGroup Laminations, leader mondiale di statori e rotori in particolare per i veicoli elettrici.

Questo gruppo gode di ampio prestigio internazionale, in quanto sviluppatore e fornitore dei motori elettrici di Volkswagen (tra cui la Porsche Taycan elettrica) e altri prestigiosi marchi internazionali  (che non si possono dichiarare per accordi di non disclosure). 

Loading…

Sole e corrente elettrica alimentano un natante sicuro e veloce

Tutto nasce dall’idea del geniale inventore Igor Gioffi, che ha creato il primo motore nautico a basso voltaggio e alta potenza. Il progetto è diventato realtà perché Beatrice Just ha seguito il progetto come se fosse il suo terzo figlio e perché Marzio Iori ha messo a disposizione tutto il know-how tecnico delle sue imprese e gli acciai speciali usati in esclusiva mondiale, indispensabili al funzionamento della soluzione tecnica sperimentata. Altri motori elettrici marini già impiegati nella nautica sono ad alto voltaggio, ma se vengono a contatto con l’acqua possono costituire un rischio per l’equipaggio. 

L’imbarcazione si chiama Ev-Ita (Electric vehicle Italy, ma Ita sta anche per Innovazione tecnologica per l’ambiente) ed è un gozzo di nove metri. In ottica di economia circolare è un ex rifiuto abbandonato in un campo a Sarzana, recuperato, riprogettato, risistemato, con un tendalino di pannelli fotovoltaici della società di Giovanni Soldini e del ricercatore del Cnr Marco Bianucci, nonché reso autonomo da batterie a basso voltaggio ricaricabili da una presa elettrica. Nelle prove a mare, Ev-Ita ha raggiunto i 6 nodi, pari alla velocità di un gozzo tradizionale. L’ecologia, dunque, non è andata a discapito delle prestazioni.

“Come Toyota ha convinto i tassisti a prendere auto ibride scontandogliele del 40%, così noi vogliamo convincere i pescatori a usare barche elettriche – ha dichiarato Iori -. Per questo ho aderito all’appello di Beatrice Just, impegnata a livello filantropico nella valorizzazione di Marettimo, che vive di pesca e di turismo sostenibili, e dell’associazione culturale SoleMar Eventi che ne promuove lo sviluppo sostenibile Da questa collaborazione è nato il prototipo di barca elettrica a basso voltaggio, con il cantiere Ernesto Riva di Daniele Riva e il ruolo propulsivo di SoleMar, guidata da Cettina Spataro (presidente nonché professionista dell’incoming di Marettimo) e Giorgio Rusconi (avvocato di Milano e marito di Beatrice Just). Tutte le imprese sponsor hanno lavorato al costo o come investimento. Ora la sfida è lanciare su vasta scala le soluzioni tecnologiche sperimentate con successo e creare una vera e propria industria”.

Fonte: Il Sole 24 Ore