Settimana del design: per Milano un indotto da 261 milioni, il 13,7% in più del 2023di

L’attesa per il Salone del Mobile e per il Fuorisalone di Milano, che dal 15 al 21 aprile danno vita alla Settimana del design più attrattiva e frequentata del mondo, non riguardano solo le imprese dell’arredamento e del design, ma anche le imprese e gli operatori milanesi che beneficiano del suo indotto, stimato quest’anno dall’Ufficio studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza attorno ai 261 milioni di euro, il 13,7% in più dell scorso anno.

Negozianti, albergatori, ristoratori, tassisti: è lunga la lista di realtà che durante questa settimana vedranno aumentare i propri ricavi. Secondo Confcommercio, il 73% della sepsa complessiva sarà generato da visitatori stranieri (circa 191 milioni di euro). La previsione è datta sulla base di 317.378 visitatori al Salone, il 3,24% rispetto all’edizione dello scorso anno. Per il 64% i visitatori arriveranno dall’estero: circa 203.600 persone, un dato in linea con il 2023.

«Sono previsioni molto positive – commenta Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – che confermano la crescente attrattività di Milano come capitale del design. Grazie a un Salone del Mobile in Fiera che si preannuncia di grande livello e allo speciale clima che si crea con gli eventi diffusi del Fuorisalone: un richiamo forte per visitatori professionali e turisti».

Cresce la spesa

Nel confronto con lo scorso anno, nei giorni del Salone del Mobile e Fuorisalone appaiono in crescita le varie stime degli indicatori di spesa come la ricettività (115, 6 milioni di euro +14,2%); la ristorazione (81,8 milioni di euro + 13,7%); lo shopping (63,4 milioni di euro + 12,7%). La spesa pro capite giornaliera per la Milano del salone del Mobile è stimata in quasi 274 euro: + 10,1% sul 2023. La ricettività pesa per il 45%, la ristorazione per il 31%, lo shopping per il 24%.

Le prenotazioni per hotel e alloggi extra-alberghieri

Nei giorni del Salone del Mobile crescono del 6,7%, rispetto al 2023, le prenotazioni per appartamenti in affitto breve (quest’anno al 64,5%) mentre si contraggono quelle alberghiere del 9% (quest’anno al 71%). Ma il dato è comunque in evoluzione.

Fonte: Il Sole 24 Ore